Qui potete trovare alcuni video ed immagini riguardanti sia Montefosca che la Canonica

Blumari
"Craguenza"
Matajur
"Bodrin" d'inverno
Matajur
Montefosca
"Bodrin" d'estate
Montefosca
"Mede"
"Bodrin"
Montefosca
Matajur
Montefosca
Prati
Canonica
Cucina della Canonica
Cucina della Canonica
Bagni
Sala da pranzo
Camere da letto

IL TERRITORIO

Il paesaggio, innalzandosi dai 157 m. del fondo valle ai 1124 m del Monte Vogu, ai 1237 m del Monte Mia e ai 1641 m del Matajur, offre numerosi siti di interesse paesaggistico e ambientale, raggiungibili attraverso una rete di sentieri e itinerari di facile percorribilità e ben segnalati. Si può godere dell'ombra di cedui boschi di frassini, di abeti, di faggi, di castagni, di noccioli, di tigli e di carpini. Si possono trovare anche rarità floreali, mentre in primavera i prati si ricoprono di profumati narcisi e mughetti. Inoltre vi sono molte specie animali: dal capriolo al cinghiale, dalla lepre alla volpe, dallo scoiattolo all'orso che nell'area del Mia percorre regolarmente un sentiero. Si può osservare il volo di numerosi uccelli, tra cui spiccano i maestosi rapaci.

 

IL BORGO RURALE DI MONTEFOSCA / ČENAVARH

Il toponimo Čenavarh è la forma dialettale derivata da črni vrh (cima nera, monte nero), riportata in un documento del 1372.
Il borgo (m. 725 s.l.m.) è situato in una vallata isolata ai piedi dei monti Lubia e Vogu, circondato da prati a pascolo, con un'economia basata un tempo esclusivamente sull'allevamento del bestiame.
Una leggenda parla di un primo insediamento in località Za Hlievem, poco più alta dell'attuale paese, e il trasferimento nel sito attuale, chiamato Dolina, considerato più riparato dai venti e di migliore reperibilità idrica.
Il sistema insediativo conserva le tracce della originaria fondazione nel nucleo centrale del paese, che si organizza intorno a uno spiazzo erboso (ora pavimentato) a forma di fuso, delimitato su un lato dalla cortina di edifici e sull'altro dagli edifici e dal rilievo roccioso di un piccolo cocuzzolo. Due ingressi principali, a est e a ovest, immettono nella piazza che serviva da spazio scoperto recintato per il ricovero del bestiame. Esempi di insediamenti simili sono frequenti in un'economia pastorale e l'impianto è analogo a quello del vicino paese di Breginj in Slovenia. Il borgo si è espanso in particolare verso sud-est e presenta attualmente una configurazione complessa e articolata in più luoghi. La struttura edilizia è costituita da un aggregato promiscuo di case e di stalle, quest'ultime dimensionalmente prevalenti per l'importanza dell'allevamento del bestiame. Gli edifici hanno subito recentemente forti rimaneggiamenti, ma conservano tuttavia ancora le tracce della struttura originaria, quali i muri in pietra rozzamente squadrata, le piccole finestre riquadrate, alcuni parapetti di balconi in legno e le scale in pietra.
Ogni casa aveva un tempo il proprio pozzo per l'approvvigionamento idrico, attualmente ne esistono solo alcuni esemplari caduti in disuso.

 

EVENTI E MANIFESTAZIONI

Caratteristico di Montefosca è il carnevale dei Blumari, figure-simbolo vestite di telo bianco, con un alto copricapo piramidale e campanacci appesi alla schiena, che eseguono una corsa salterellata attorno al paese, annunciando così la cacciata degli spiriti e il risveglio dalla morte invernale.

 

ESCURSIONI E PASSEGGIATE

Questi suggestivi itinerari consentiranno di ammirare luoghi naturalistici ricchi di flora e fauna tipiche della zona delle Prealpi (molto interessanti anche per amanti del birdwatching e del fotonaturalismo). Se affrontati nel periodo dello sfalcio si potranno cogliere e confrontare le fragranze aromatiche dell’erba appena tagliata o del fieno maturato in campo.
Passando davanti alla latteria turnaria si potrà visitare una delle ultime realtà di questo genere ancora funzionante (visite da concordare con il casaro).
Nei pressi del Rio Budrin, sia a monte che a valle del ponte, l’escursionista potrà cogliere segni visibili di un passato non ancora del tutto cancellato, con la presenza dei ruderi dei vecchi mulini ad acqua che qui erano stati costruiti prima dell’arrivo dell’energia elettrica, per sfruttare l’energia derivante dai salti di portata dell’acqua del Rio. Dal caratteristico ponte in pietrà si potrà scorgere l’inizio della forra scavata nei millenni dal Rio.

- Mini anello Montefosca-Rio Budrin-Montefosca: (Km. 2,3 – m. 725-627, ore 1,00-1,30): da Montefosca, sotto la chiesa, si prende a sinistra la pista forestale asfaltata che tra prati e boschi scende fino al Rio Budrin. Oltrepassato il Rio si segue la strada bianca a sinistra fino ad incrociare il sentiero CAI 723. Si oltrepassa ancora il Rio Budrin su un caratteristico ponte in pietra ad arco per risalire di nuovo fino all’abitato di Montefosca.

- Anello Montefosca-Stupizza-S.Andrea: (km 8,4 - m. 198-797, ore 3,30-4,00): da Montefosca seguendo il sentiero CAI 735, si scende a Stupizza (a metà percorso tra i ghiaioni piccola cappelletta votiva). Dal Centro visite si prende il sentiero CAI 723 che sale ad Erbezzo, Goregnavas fino alla chiesa di S.Andrea, dove dal crinale si apre un panorama stupendo con a sinistra il Joannes, Montefosca e il Vogu, davanti il Mia, a destra il Matajur e la valle del Natisone (bellissima vista aerea). Seguendo poi il sentiero 752, si incrocia il rio Budrin in corrispondenza di un vecchio ponte in pietra e si rientra a Montefosca.

- Anello del monte Vogu: da Montefosca (km 9,7 - m. 744-1.124, ore 4,15-4,30): partenza da Montefosca, si segue il sentiero 735, si supera l'insellatura tra monte Lubia e monte Vogu e ci si avvicina alla cima percorrendo una mulattiera. Il ritorno può essere abbreviato seguendo in parte il sentiero 744. Il percorso permette di ammirare una ricca varietà di piante e fiori

- Montefosca-Antro (Segnavia CAI n. 752, Km. 12,40 – m. 725-320 dislivello in salita m. 950): dall'abitato di Montefosca per sentiero lastricato poco pendente si giunge al ponte in pietra ad arco sul rio Budrin, conosciuto per la sua interessante forra. Per una pista forestale si arriva alla valletta di Duolic, dove si potrebbe incontrare caprioli, cinghiali o volpi intenti ad abbeverarsi ad una gelida sorgente. Si sale su antica scalinata in pietra immersa in boschi cedui di latifoglie arrivando alla chiesa di S. Andrea, costruita su un dosso panoramico un secolo fa sui resti di una chiesetta votiva. Caratteristico il campanile in pietra che contiene le campane probabilmente più grandi delle Valli. Si prosegue fino al borgo di Calla (sede del Concorso Internazionale di Poesia che si svolge in maggio). Da qui si raggiungono i prati del Kraguoinza e del Uorsic, punto più alto del sentiero, da dove si gode un’ampia vista sulle Valli del Natisone, sulla pianura friulana fino al mare ed a nord  sulle imponenti Alpi Giulie. Per una lunga dorsale panoramica si scende alla chiesetta votiva di S. Spirito, immersa nel silenzio, fra il verde di secolari tigli. Proseguendo in breve si raggiunge il bivio di Puller e da qui per strada asfaltata fino al borgo di Spignon. Si arriva poi ad un terrazzo panoramico e si scende quindi per bosco di castagni su sentiero ripido, si prosegue per un breve tratto di strada forestale e dopo aver attraversato alcuni torrenti si giunge sotto la grotta di S. Giovanni d'Antro, dove all’imbocco si trovano i resti di un castello medioevale ed internamente una chiesetta con un interessante altare ligneo, una cappella dedicata a san Giovanni Battista in stile tardogotico ed un percorso sotterraneo attrezzato visitabile anche dai turisti. Dai pressi della Grotta, procedendo in piano su strada lastricata si arriva alla fine del percorso proprio di fianco alla chiesa di Antro, un borgo molto antico costituito da diversi edifici aventi caratteristiche architettoniche tipiche della zona.

 

ALTRI ITINERARI

Il territorio di Pulfero offre una serie di escursioni e passeggiate lungo sentieri di facile percorribilità che permettono di raggiungere i principali punti di interesse paesaggistico e ambientale.
Per praticare questi percorsi si deve scendere da Montefosca seguendo il sentiero CAI 735, fino a Stupizza (Km. 2 – tempo di percorrenza circa un’ora).
Il Centro visite di Stupizza è il punto di partenza di due sentieri che portano sul Monte Mia:
- Stupizza-Pradolino (km. 7 - m. 198-491, ore 1,00): il sentiero, di notevole interesse naturalistico e botanico, si snoda nella gola tra il Monte Mia e il Lubia; il paesaggio, immerso in un profondo silenzio, è molto suggestivo e mutevole. Di notevole interessa la visita, a inizio percorso, al villaggio rurale di Predrobac, utilizzato fino agli inizi del 1900 dagli abitanti della valle per trascorrere i mesi più caldi insieme al proprio bestiame.
- Stupizza-Pradolino-Malga Monte Mia (km 15 - m. 198-1.237, ore 2,00 alla malga, altre 0,30 alla cima): il sentiero ripercorre la vecchia mulattiera fino alla malga del Monte Mia, attraversando una parte del Pradolino; si osservano le diversità di essenze del bosco ceduo e il fascino della secolare faggeta incontaminata, raggiunta la cima si osservano le valli e il monte Matajur.

- Sentiero naturalistico Stupizza – Sorgente Poiana - Confine di Stato (Segnavia CAI n. 756, km 3,5, ore 1,00). Dal ponte di Stupizza si segue per circa 300 mt. il sentiero per il m. Mia (n. 754) e quindi all’incrocio di Predrobaz (tabella) si gira a destra per poi costeggiare il fiume Natisone lungo la sponda orografica destra fino al Confine di Stato del Valico di Stupizza. Il percorso, facile ed appassionante, presenta una sintesi delle salienze naturalistiche ed ambientali del Comune di Pulfero, estremamente varie ed articolate con ampia biodiversità vegetale e zoologica.

- Sentiero naturalistico del monte Matajur (km 12,6 - m. 785-1.641, ore 2,00 fino in cima, ore 4,00 percorso completo): da Mersino Alto si segue il sentiero 725 e si arriva all'ex latteria, ora rifugio gestito dalla sezione ANA di Pulfero, proseguendo, si raggiunge il laghetto naturale, le malghe di Mersino, il rifugio Dom na Matajure della Planinska Družina Benečije e infine si raggiunge la cima del Matajur (1.641 m.). Seguendo il sentiero 736 si scende al rifugio Pelizzo dove si prende il sentiero 750 per ritornare alle malghe e ridiscendere a Mersino Alto.
Altri sentieri portano sul Matajur partendo da Stupizza (Segnavia CAI n. 725), da S. Pietro al Natisone (n. 749), da Savogna (n. 755 e poi 749) Loch, Rodda.

Maggiori dettagli sui sentieri curati dal CAI si possono trovare sul sito: www.caicividale.it pag. Sottosezione Val Natisone, o sul sito: www.sentierinatura.it

 

IL MONTE MIA E IL CENTRO VISITE DI STUPIZZA

Il Monte Mia che raggiunge l'altezza di 1.237 m. slm, rappresenta la principale zona del comune di Pulfero rimasta incontaminata sotto il profilo ecologico.
Interessante la deviazione verso l'antico villaggio rurale di Predrobac, disabitato dall'inizio del '900. A quota 970 m. negli anni '30 venne costruita una malga che aveva funzione di alpeggio per le mandrie, condotte lassù da Montefosca e da Robedischis, allora italiana.
Distrutta nella seconda guerra mondiale, la malga è stata di recente restaurata con funzione di appoggio logistico per escursionisti, cacciatori e studiosi dell'ambiente, sono stati predisposti alcuni posti letto e vi è stata allestita un'aula attrezzata.
Punto di partenza per le escursioni sul monte Mia è il Centro Visite di Stupizza, attualmente sede del "Villaggio degli orsi", un centro didattico-divulgativo, gestito e curato dall'Università degli Studi di Udine.
Presso il Centro si svolgono attività culturali e iniziative ricreative finalizzate a far conoscere e conservare le ricchezze della biodiversità locale, con particolare attenzione per l'orso e per i grandi carnivori.
Il Centro offre la possibilità di visitare la ricostruzione di una tana di orso, di conoscere meglio questo importante abitante dei boschi e gli altri grandi carnivori presenti in Regione, di visionare video e documenti relativi alle ricerche dell'Università, di percorrere sentieri tematici adatti a scuole e famiglie. Inoltre presso il Centro Visite si organizzano corsi di formazione per insegnanti e studenti e visite per scolaresche e gruppi organizzati (in primavera e autunno), con il coinvolgimento dei visitatori nelle attività di ricerca, in una nuova forma di turismo scolastico e scientifico.

Info: Comune di Pulfero tel. 0432/726017
Università di Udine - Dipartimento di Scienze Animali tel. 0432 650110
www.uniud.it/villaggioorsi
e-mail: villaggioorsi.dian@uniud.it

 

LA GASTALDIA D’ANTRO E LA GROTTA DI SAN GIOVANNI D’ANTRO

Il territorio del comune di Pulfero faceva parte della Gastaldia d'Antro, un'unità amministrativa che originariamente dipendeva dal re longobardo, successivamente dal patriarca di Aquileia ed infine dal doge di Venezia. A Biacis e a Tarcetta si possono vedere le "lastre" di pietra, attorno alle quali si riunivano i decani e i giudici della Banca d'Antro, che amministravano la cosa pubblica e la giustizia grazie ad un'ampia autonomia concessa dal Patriarcato di Aquileia e della Repubblica di Venezia. A Biacis i resti del castello di Ahrensperg, dei quali resta ben visibile una torre, sono stati oggetto di un'indagine archeologica curata dall'Università degli Studi di Udine, che continua le sue ricerche. Il fortilizio ha un logico e naturale collegamento con la grotta d'Antro, con la quale costituiva un unicum difensivo.
La Grotta di San Giovanni d'Antro, che si raggiunge con una scalinata di oltre cento gradini, racchiude nel complesso storico-monumentale e nel tortuoso percorso sotterraneo una mirabile sintesi della storia, dell'arte, della cultura e delle ricchezze naturali delle Valli del Natisone.
Fin dalla preistoria l'uomo sfruttò come abitazione e difesa questo luogo riparato e ricco d'acqua. I Romani realizzarono nell'antro una postazione militare, collegata al sistema difensivo di Cividale, e probabilmente un sito dedicato a divinità silvane. La presenza di Bizantini e Longobardi è testimoniata da due luoghi di culto: la cappella della "Sacrata Vergine Antiqua", di cui rimane l'arco con la ghiera in cotto e la volta a crociera, e la cappella di san Giovanni Battista, trasformata nel 1477 in stile tardogotico da Andrej di Škofja Loka, caratterizzata da mensole figurate da cui partono i costoloni che si intrecciano nella volta.
Nell'ampia sala d'ingresso di grande interesse l'altare ligneo del XVII secolo di Bartolomeo Ortari di Caporetto e alcuni lacerti di affreschi, tra i quali una "Veronica" e simboli di ordini cavallereschi.
Il percorso sotterraneo attrezzato offre solo un assaggio delle meraviglie che esperti speleologi hanno scoperto nel profondo della montagna per una lunghezza di cinque chilometri.

 

Per visite guidate chiamare: Pro-Loco NEDISKE DOLINE Tel: cell: 349-3241168
Per l'ingresso alla grotta: Tel: 0432-709065, cell: 339-7435342
(Informazioni per contatti tratte dal sito www.turismo.fvg.it)

Casa vacanze per il confortevole soggiorno di gruppi di max 30 persone. Dotata di una moderna cucina industriale con lavastoviglie e friggitrice, pentolame e stoviglie disponibili in loco. Al piano terra ampia sala per attività di gruppo in caso di maltempo. Ulteriori informazioni sulla struttura visitando il sito "il grande libro delle case" all'indirizzo: http://www.camposcuola.it/?&p=struttura&id=1074

 

 

Resta aggiornato sulle ultime news tramite le Nostre pagine Facebook e Twitter

COME RAGGIUNGERCI

Da Cividale, percorrendo la S.S. n.54, seguendo le indicazioni per la Slovenia, in appena dieci minuti d'auto si raggiunge il comune di Pulfero.
Oltrepassato Pulfero, giunti alla frazione di Loch, si gira a sinistra attraversando il ponte sul Fiume Natisone e seguendo le indicazioni, dopo 13 Km. (in una trentina di minuti) si arriva a Montefosca (m. 725 s.l.m.).
Servizio autocorriere SAF Udine: nel periodo scolastico collegamento giornaliero, il restante periodo solo il mercoledì.
Il territorio comunale (di 48,03 kmq), attraversato dal fiume Natisone, incorniciato dal Monte Matajur e dai Monti Mia e Vogu, offre al visitatore, con le sue 36 frazioni, un ambiente naturale sereno e incontaminato.

 

Contatti:

Via Montefosca 33046 Pulfero (UD) Italy

Aperta tutto l’anno.

Scriveteci tramite il modulo qui a fianco oppure contattate il Sig. Mario al +39.3403004661, per visita della casa e ritiro chiavi Sig. Giuseppe C/O agriturismo "Alla Paesana" (con telefono pubblico) 0432-726317/0432-726034, in via Montefosca N.62